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Dmed al G7 Agricoltura

Giardino Mediterraneo d’Italia al G7 Agricoltura: nove giorni di intense attività nel nome della Dieta Mediterranea

Ricchissimo il calendario del Giardino Mediterraneo d’Italia che, dal 21 al 29 settembre, ha aperto le sue porte ai visitatori di Expo DivinAzione, nello spazio di Largo Porta Marina, nell’incantevole isola di Ortigia, a Siracusa. L’occasione è stata quella del G7 Agricoltura e Pesca, organizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

Un momento unico per continuare il lavoro di divulgazione dei valori che contraddistinguono la dieta mediterranea, in linea con l’iniziativa del Salone DMED di Paestum (SA). Per la prima volta il Salone è diventato itinerante nel nome della dieta mediterranea, e si è trasferito in Sicilia, in provincia di Siracusa, per una settimana, al servizio dei principi alla base del Manifesto della dieta mediterranea:

  • Valorizzare
  • Supportare
  • Creare unione
  • Preservare
  • Innovare

Giorno per giorno ripercorriamo gli incontri, le iniziative, le azioni e le proposte che hanno alimentato questa settimana di fine settembre nel Giardino Mediterraneo d’Italia, voluto e organizzato dal Consorzio Edamus insieme alla Consulta Nazionale Distretti del Cibo.

Giorno 1: un’esperienza di fermento e bellezza

Tutti insieme nel suggestivo Giardino Mediterraneo d’Italia. Con noi, Oranfrizer Unifrutti con anche il loro Marketing Manager, Salvo Laudani, che ha contribuito anche alla firma del Manifesto della Dieta Mediterranea.
Anche il Senatore Luca De Carlo, Presidente della 9ª Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, ha apposto la sua firma al manifesto.

E la sera? Magica, illuminata dalle calde luci del giardino, con il relax sui comodi cuscinoni che ha reso l’atmosfera ancora più speciale.

Giorno 2: curiosità e incontri

Il Giardino Mediterraneo continua ad essere un crocevia di curiosità e incontri. Tanti visitatori si sono fermati, incuriositi dalle attività in corso, dimostrando grande interesse per il nostro patrimonio enogastronomico.
Oggi, anche il Deputato Giuseppe Castiglione ha firmato il Manifesto della Dieta Mediterranea, un gesto che rafforza l’impegno verso la promozione di una cultura alimentare sana e sostenibile.

La degustazione di pane, olio e origano è stata un vero viaggio sensoriale. Francesca Cerami dell’Istituto IDIMED, ha guidato una degustazione con il “Pane delle Due Sicilie”, realizzato con farine antiche come Tumminia e Saragolla, accompagnato da olio extravergine di oliva, origano selvatico e un tocco di peperoncino. Un’esperienza autentica e coinvolgente, che ha fatto riscoprire i sapori genuini della nostra terra.

Entusiasti protagonisti della giornata sono stati gli studenti e le studentesse dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa, che hanno partecipato alle attività con grande curiosità e voglia di apprendere.

Giorno 3: un ponte tra cultura, salute e consapevolezza

Una giornata intensa e ricca di stimoli, iniziata presso l’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa, dove abbiamo esplorato il valore del cibo e come orientarsi verso un consumo più consapevole. Successivamente, ci siamo spostati al Giardino Mediterraneo, dove abbiamo accolto tanti ospiti stranieri curiosi di scoprire la dieta mediterranea e il suo manifesto, guidati dai talentuosi studenti dell’Istituto Einaudi.

Un contributo notevole è stato l’intervento dell’Onorevole Maria Chiara Gadda, che ha coinvolto i ragazzi su temi fondamentali come lo spreco alimentare e la legislazione dedicata, spronandoli ad approfondire e amare questi argomenti cruciali per il loro futuro.
Tra momenti formativi e spensieratezza, i ragazzi hanno persino coinvolto il Gen. D. Antonio Mostacchi, Comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, per la firma al Manifesto. Una giornata che ci ha insegnato quanto la Dieta Mediterranea possa essere un ponte tra cultura, salute e consapevolezza.

Giorno 4: partecipazione, formazione e magia

La giornata è iniziata con un momento di particolare rilevanza come la presentazione del Geoportale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), avvenuta presso la sede della CCIAA Sud Est Sicilia adiacente all’area espositiva. Questo strumento digitale rappresenta un passo fondamentale perla promozione delle eccellenze territoriali, ponendo le basi per un ulteriore sviluppo del settore.
A seguire, una tavola rotonda ha visto esperti discutere de “La valorizzazione del patrimonio culturale immateriale agroalimentare”, con focus sul Progetto Geca e sul ruolo strategico dei PAT come motore di sviluppo del territorio.

Significativo anche il coinvolgimento dei giovani, con la presenza attiva degli studenti dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa che hanno dimostrato grande interesse e partecipazione.

Un contributo di grande valore simbolico è stato dato dalla firma del Manifesto della Dieta Mediterranea da parte del giornalista Alberto Cicero, un gesto che rafforza l’importanza di preservare e promuovere questo modello alimentare, riconosciuto Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.

La giornata si è conclusa con la visita dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, la cui presenza ha sottolineato l’importanza di una sinergia interregionale per la promozione e la valorizzazione del nostro prezioso patrimonio agroalimentare.

A fine serata, il Giardino Mediterraneo, illuminato sotto il cielo stellato, ha regalato una cornice incantevole. Un’atmosfera carica di magia, dove tradizione e innovazione si fondono, ispirando sogni e progetti per un futuro più sostenibile e consapevole, gettando le basi per un domani migliore.

Giorno 5: i bambini invadono il giardino, con un occhio al futuro del pianeta

Il quinto giorno al Giardino Mediterraneo è stato un’esplosione di apprendimento e divertimento, grazie a “Il Giardino delle Arance”, un’iniziativa straordinaria firmata Oranfrizer Unifrutti. I bambini delle scuole primarie sono stati i veri protagonisti di un percorso interattivo che ha trasformato il mondo degli agrumi in un’avventura multisensoriale! Attraverso giochi, video e attività pratiche, i giovani esploratori hanno scoperto ogni aspetto dell’universo agrumicolo: dall’importanza per la salute, fino ai temi cruciali di sostenibilità e legalità. Un’esperienza che ha seminato consapevolezza ambientale e alimentare nelle menti dei cittadini di domani.

Anche il Generale dell’Esercito, Tommaso Gargallo ha apposto la sua firma al manifesto della dieta mediterranea, sostenendo il nostro impegno nella promozione di uno stile di vita sano e sostenibile.

Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata su un evento di grandissima rilevanza presso la sala I.N.D.A. di Palazzo Greco, dove esperti e leader del settore hanno affrontato tematiche chiave nel side event “Sistemi territoriali del cibo e sicurezza alimentare“. Un dibattito acceso e ricco di contenuti ha messo in luce la necessità impellente di creare sistemi alimentari più equi, resilienti e sostenibili, ponendo al centro del discorso il futuro del nostro pianeta e delle sue risorse.

Inoltre, la giornata ha regalato un momento speciale: tra le degustazioni di fichi d’India e i colori brillanti del Giardino Mediterraneo, Rebecca, studentessa dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa, ha scelto di festeggiare con noi il suo 18° compleanno, spegnendo le candeline in un’atmosfera gioiosa e indimenticabile.

Giorno 6: all’insegna di sostenibilità e salute

Un’altra giornata ricca di incontri e riflessioni interessanti al Giardino Mediterraneo!
Tra i presenti abbiamo avuto il presidente Emilio Ferrara e il vicepresidente Gennaro Velardo del Consorzio Edamus, l’ente ideatore e organizzatore del Salone della Dieta Mediterranea. Sempre al nostro fianco fin dal primo giorno, il presidente della Consulta Distretti del Cibo, Angelo Barone, co-ideatore e organizzatore del Giardino Mediterraneo d’Italia.

Il Comune di Pollica, comunità emblematica della Dieta Mediterranea, è stato protagonista di un talk con la partecipazione del sindaco Stefano Pisani, mentre Sara Roversi, founder del Future Food Institute, ha tenuto un convegno dal titolo “Dieta Mediterranea: un modello di sostenibilità e salute per le politiche agricole globali”. Gli studenti dell’Istituto “Luigi Einaudi” sono stati coinvolti in una riflessione sui temi cruciali per il futuro del nostro pianeta.

A suggellare l’impegno verso un futuro sostenibile, la prof.ssa Teresa Del Giudice, docente di Politica Agraria all’Università di Napoli Federico II, ha firmato il manifesto della Dieta Mediterranea.

Giorno 7: la presentazione del DMED 2025

In un’atmosfera conviviale, relatori e pubblico si sono immersi nella splendida cornice del Giardino Mediterraneo d’Italia, per la presentazione dell’edizione 2025 del DMED Salone della Dieta Mediterranea.

Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus, ha illustrato la nuova edizione del Salone DMED, ormai consolidato come evento di riferimento per la promozione dello stile di vita mediterraneo e dei suoi numerosi benefici.

Loredana Parisi, coordinatrice dell’evento, ha sottolineato l’importanza del DMED quale piattaforma per valorizzare la cultura e lo stile di vita mediterraneo, il vicepresidente del Consorzio Edamus Gennaro Velardo, ha poi delineato la mission dell’organizzazione, sottolineando l’importanza di tutelare le eccellenze agroalimentari italiane e di garantire una corretta divulgazione del Made in Italy.

La mattinata è proseguita con la conferenza stampa “Agricoltura, stili di vita virtuosi, dieta mediterranea e futuro“, durante la quale Salvo Laudani, marketing manager di Oranfrizer Europe, ha posto l’accento sull’importanza della risorsa acqua in agricoltura. Giuliana Avila Di Stefano, ufficio stampa di Oranfrizer Unifrutti Europe, ha poi discusso dell’educazione delle nuove generazioni, sottolineando la necessità di formare i consumatori consapevoli di domani.

Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Sicilia, ha concluso l’incontro con una riflessione approfondita sullo stato attuale del settore agricolo e le sue prospettive future. A seguire, Angelo Barone, presidente della Consulta Distretti del Cibo, ha posto l’accento sul valore centrale del cibo nella nostra cultura. Infine, Teresella Celesti, assessore all’istruzione del Comune di Siracusa, ha evidenziato l’importanza di recuperare le tradizioni della convivialità.

A seguire, si è svolta una masterclass di vini sicani, curata dal Distretto del Cibo Bio Mediterraneo Sikania e condotta da Giada Capriotti, giornalista e sommelier.

Infine, presso la CCIAA Sud Est Siracusa, situata accanto all’area expo, si è tenuto l’incontro “Cibo e turismo: strumenti di pace e dialogo tra i popoli“, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, esplorando il connubio tra cibo e pace, fondamentale per il dialogo interculturale.

Presenti i rappresentanti istituzionali e di enti locali che hanno preso parte al dibattito. Alla fine dei lavori, in tanti hanno voluto esprimere la propria adesione ai valori del Manifesto e fra questi anche l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto.
Il documento, che punta ad unire i popoli e le nazioni del Mediterraneo per la tutela e la conservazione della Dieta Mediterranea patrimonio Unesco, sta riscuotendo grandi consensi e anche Maurizio Martina, vicedirettore generale aggiunto della FAO ed ex ministro dell’Agricoltura, ha voluto siglarlo nei giorni scorsi.

Giorno 8: educazione alimentare e ambientale

Parte 1

L’educazione ambientale, il valore della piramide alimentare ed il potenziale inespresso della Dieta Mediterranea sono stati al centro dell’intervento che Angela Foti ha tenuto con i più piccoli presenti al Giardino. Ex parlamentare e consigliera della Regione Siciliana, vicepresidente vicaria dell’associazione AssoCEA Messina APS – Centro di Educazione Ambientale, Angela Foti ha presentato il progetto Futuri Cittadini Responsabili 2.0 ed ha voluto firmare anche il Manifesto della Dieta Mediterranea.

Come pure Valentina Mammana, direttrice artistica della prestigiosa Infiorata di Noto che ha donato al Giardino una creazione artistica a tema G7, raffigurante la piramide alimentare, realizzata completamente a mano con il sale grosso di Sicilia.

Nel Giardino l’attenzione è sempre volta a valorizzare gli elementi della Dieta Mediterranea, come l’olio extra vergine d’oliva. Delle proprietà e dei benefici dell’olio extra vergine di oliva biologico calabrese si è parlato in occasione della Masterclass tenuta dall’imprenditrice Luana Guzzetti.

E che piacere ritrovare anche a Ortigia Chef Dainotti Gianfranco di AIC – Associazione Italiana Cuochi che anche qui, dopo Paestum, ha voluto rinnovare la firma del Manifesto.

Il Giardino non è solo agricoltura e con Angelo Mosè Natarelli di Pescatori a Tavola, la guida delle eccellenze della filiera italiana sul pescato, si è parlato del pesce e di come valorizzare il nutrimento che viene dal mare Mediterraneo.

Giorno 8: preservare le tradizioni gastronomiche simbolo delle comunità mediterranee

Parte 2

Un racconto a parte merita l’evento a cura del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, che ha destato moltissimo interesse nel Giardino Mediterraneo d’Italia di Largo Porta Marina.

Il Distretto, presieduto da Federica Argentati, ha proposto la dimostrazione della preparazione artigianale della granita a base del pregiato Limone dell’Etna IGP, ad opera del maestro gelatiere Franco Patanè.

La particolarità della granita al limone del maestro gelatiere Patanè, che ha riempito gli occhi di meraviglia e ha rinfrescato il palato dei presenti, è che prende ispirazione dalla tradizionale ricetta araba, poi rielaborata nel corso del tempo ma che si prepara usando ancora le neviere, degli antichi utensili che la dicono lunga sul valore artigianale e simbolico di questa preparazione, che ancora oggi unisce la storia dei popoli.

Lo stupore dei bambini e degli studenti che hanno osservato all’opera il maestro gelatiere Franco Patanè, fare una sorta di magia con gli ingredienti che si incorporano e danno vita alla granita, è il modo più bello per dirgli di continuare a portare avanti questa tradizione, farla conoscere il più possibile e custodirla come una gemma preziosa, espressione di valore dello stile di vita patrimonio Unesco.

Giorno 8: “creare unione” all’insegna del Manifesto della Dieta Mediterranea

Parte 3

“Creare unione” è uno dei principi di riferimento del Manifesto della Dieta Mediterranea. Proprio questo valore ha ispirato le attività che hanno concluso la giornata del 28 settembre nel Giardino Mediterraneo d’Italia.

In collaborazione con l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia UNPLI Sicilia, presieduta da Luca Fazzino, e grazie all’impegno delle Pro Loco di Messina e Siracusa, è stato possibile celebrare le feste tradizionali che appartengono alla storia delle comunità mediterranee.

L’Associazione di rievocazione storica Dominus Fortitudo “Raccuja terra dei Branciforti” ha animato, con meravigliosi abiti d’epoca, il corteo storico di Raccuja, insieme al piccolo corteo storico di Villafranca, accompagnati dalle note della Banda Musicale “Calogero Spanò” del Comune di Raccuja, alla presenza degli amministratori locali.

L’ammirato corteo ha poi sfilato, a seguito dell’esibizione nel Giardino, fino al castello Maniace, ospiti del magnifico stand della Regione Calabria. ARSAC Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese ha mirabilmente accolto tutti con abbondanza di racconti e sapori calabresi, in una “contaminazione” di colori ed emozioni che fanno amare le tradizioni mediterranee delle nostre terre, abbracciando la sorella Sicilia in modo particolare. Grazie alla Regione Calabria e all’Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, sempre con noi anche al Salone DMED, per l’apertura e la bellezza che hanno regalato anche in questa occasione.

Giorno 9: studenti protagonisti nell’ultimo atto del G7 Expo

Studenti protagonisti dell’ultima giornata del G7 Expo Agricoltura e Pesca, domenica 29 settembre. A conclusione di una settimana in cui sono emersi i valori del cibo, dell’educazione alimentare e della lotta agli sprechi.

Premiati gli studenti e le scuole che hanno preso parte ad un doppio concorso sui temi alla base del G7 Agricoltura. La premiazione si è tenuta presso il teatro comunale di Siracusa, con un grande coinvolgimento che ha decretato il successo dell’iniziativa.
Per il concorso giornalistico “Riscoprire il valore del cibo: educazione per un consumo consapevole“, il responso della giuria ha evidenziato

  • al primo posto: Emma Messina con l’articolo “L’Italia s’è desta” – Istituto “Luigi Einaudi” Siracusa;
  • al secondo posto: Annalisa Fiorenza, Melissa Lisitano, Vittoria Tringali, Nicole Urzì, Sasirada Kattiyavara con l’articolo “Sostenibilità alimentare: una rivoluzione necessaria” – Istituto Ruiz Augusta;
  • al terzo posto ex aequo: Gaia Corelli e Maria Sole Distefano: “ Il futuro nel piatto: plasmare il domani, un morso alla volta” – Istituto Einaudi Siracusa;
  • al terzo posto ex aequo: Morgan Morello con l’articolo “Scelte alimentari coscienti e responsabili: oggi è possibile?” – Istituto Ruiz Augusta.

Riconoscimenti anche per le scuole che hanno partecipato al concorso in collaborazione con la piattaforma kahoot!, sul valore del cibo e sui corretti stili alimentari: il primo premio è andato all’istituto “Gargallo” davanti a “Einaudi”, “Corbino”, “Bts Fermi”, “Quintiliano” e “Insolera”.

Sul palco anche le classi 5E e 5D dell’Istituto “Luigi Einaudi” Siracusa che nel Giardino Mediterraneo d’Italia si sono occupate dell’accoglienza dei tanti visitatori, illustrando i valori della dieta mediterranea e i principi su cui si basa il Manifesto, invitando le istituzioni a firmarlo.

A nome di tutti loro, la studentessa Federica Marziano ha così riassunto questa ricca settimana di esperienza “Abbiamo imparato il concetto di dieta mediterranea e l’importanza di diffonderla; ad interfacciarci con persone diverse e a sviluppare nuove competenze; e soprattutto a non avere paura di affrontare noi stessi e a metterci sempre in gioco”.

Guarda il video racconto

DMED al G7 Agricoltura

Il DMED presenta al G7 di Ortigia lo stile di vita mediterraneo d’Italia assieme alla Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo

Il DMED – Salone della Dieta Mediterranea è presente al G7 Agricoltura e Pesca di Ortigia, a Siracusa. Accogliendo le delegazioni istituzionali ed i media di tutto il mondo, l’intento è di riprodurre ritualità, tradizioni gastronomiche attraverso attività educazionali per i più giovani, volte a promuovere la sana alimentazione, e media talk per gli adulti, per apprendere come mangiare bene e vivere meglio grazie alla dieta mediterranea.

La presentazione dello stile di vita mediterraneo da parte del DMED vede durante tutto l’evento (dal 21 al 29 settembre) la collaborazione e la partecipazione della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, luogo di rappresentanza dei Distretti che operano in ambito rurale e agroalimentare, con l’intento di valorizzare sempre di più il sistema CIBO, considerato nella sua interezza e in tutti i suoi processi, dalla produzione passando per l’acquisto fino al consumo, mettendo il tutto in relazione con il tema dell’impatto ambientale.

Manifesto Dieta Mediterranea _ Consorzio Edamus _ Consulta Nazionale Distretti del Cibo

All’ingresso dell’isola di Ortigia, nell’area riqualificata antistante “Largo Porta Marina”, è stato allestito il “Giardino Mediterraneo d’Italia“. La location è pensata per favorire dialoghi e convivi sul tema della dieta mediterranea, per banchetti perimetrali per le degustazioni di prodotti di eccellenza e per le masterclass, spazi per esibizioni che coinvolgano i pubblici che si intervallano nei giorni dell’evento. Il programma inoltre è articolato secondo giornate tematiche.

Il “Giardino Mediterraneo d’Italia” è in partnership con l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Siracusa, scuola a forte vocazione per l’innovazione con indirizzo specifico dedicato alla transizione ecologica e digitale. Con l’istituto è nato un circolo virtuoso teso a valorizzare i ragazzi e le loro attitudini attraverso il loro coinvolgimento in diverse attività del programma del giardino mediterraneo. In collaborazione con Kahoot!, è previsto un concorso a premi per gli studenti sui temi della dieta mediterranea, della sostenibilità, del riciclo e del consumo consapevole. Gli studenti vincitori saranno premiati il 29 settembre, nell’ambito di una cerimonia alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, che rappresenterà simbolicamente la chiusura dell’Expo Agricoltura a Ortigia.

Attività Scuole

All’interno del “Giardino Mediterraneo d’Italia” è stato possibile leggere il Manifesto della Dieta Mediterranea, uno strumento politico che punta ad unire i popoli e le nazioni del Mediterraneo, presentato a Paestum (SA) durante l’edizione 2024 del DMED.

Tra i tanti, diverse le figure istituzionali che hanno voluto sottoscrivere il Manifesto, tra cui:

Maria Chiara Gadda, Vice Presidente commissione Agricoltura Camera dei Deputati
Giuseppe Castiglione, componente Commissione Agricoltura Camera Deputati
Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato
Gen. Antonio Mostacchi, Comandante Raggruppamento Carabinieri Biodiversità
Nicola Caputo, Assessore Agricoltura Regione Campania
Dario Cartabellotta, Dirigente Generale – Dipartimento Agricoltura Regione Siciliana
Gianluca Gallo, Assessore Agricoltura Regione Calabria

firma manifesto _ Luca De Carlo Senatore della Repubblica

Il DMED – Salone della Dieta Mediterranea, realtà ormai consolidata nel panorama nazionale, ha messo al servizio del G7 Agricoltura la propria mission di divulgazione concreta e l’obiettivo di creazione di sinergia intorno ai temi dello stile di vita mediterraneo. Siamo orgogliosi di aver riprodotto a Ortigia una piccola parte di ciò che accadrà a Paestum a maggio 2025.” ha affermato Emilio Ferrara, presidente Consorzio Edamus.

Una dichiarazione a cui fa eco quella di Gennaro Velardo, vice presidente Consorzio Edamus: “Partecipare al G7 Agricoltura ci proietta nel futuro, al fianco delle realtà locali che vogliono internazionalizzare il loro percorso. Una delegazione del Consorzio Edamus è stata invitata a prendere parte al Forum per l’Africa del G7 Agricoltura e contribuiremo anche al G7 Giovani, grazie alla collaborazione con gli studenti degli Istituti superiori “Paolo Orsi” e “Luigi Einaudi” di Siracusa e al Future Food Institute.”

In attesa della parte finale, tantissimi gli eventi che in questi giorni si sono già susseguiti all’interno del “Giardino Mediterraneo d’Italia” presidiato dal Consorzio Edamus insieme alla Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo.

Giardino Mediterraneo d'Italia

Interviste

Si è partiti il 21 settembre con il racconto a molte voci della “Diaita” mediterranea quale stile di vita emblematico. Ancora il 22 settembre con un focus sul pane mentre dal 23 al 27 settembre sono stati diversi i momenti dedicati al racconto di alcuni dei simboli di questa speciale alimentazione e del Made in Italy, come i legumi, gli ortaggi, la frutta, l’olio extravergine di oliva ed il vino. Approfondimenti che diventano occasione per trattare temi quali la biodiversità, le tante tradizioni e l’agricoltura del nostro Paese.

Il 26 settembre c’è stata la presentazione del libro della Fondazione EdamusLa biodiversità alimentare delle comunità emblematiche”, il primo volume della collana “Vita Mediterranea”, ed il talk del Comune di Pollica – Cilento come comunità emblematica della Dieta Mediterranea in Italia.

Il 27 settembre il “Giardino Mediterraneo d’Italia”, invece, accoglierà la presentazione dell’edizione 2025 del DMED – Salone Dieta Mediterranea. Un’occasione per fare il punto sulla presenza a Ortigia, che segna il primo esperimento del DMED in versione itinerante, e per coinvolgere aziende, esperti e appassionati del settore in direzione della Dieta Mediterranea verso il futuro e verso l’edizione 2025.

Il 28 e 29 settembre, infine, due focus dedicati rispettivamente all’olio, inteso come medicina naturale, e al pesce “povero” del Mediterraneo, alimento secolare dei borghi marinari, oggi considerato una delle fonti di nutrizione più importanti in termini di apporti preziosi per la salute.

Nel pomeriggio del 28 settembre, il Giardino Mediterraneo d’Italia celebra le feste tradizionali che appartengono alla storia delle comunità mediterranee, in collaborazione con l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia UNPLI Sicilia, a cura delle Pro Loco di Messina e Siracusa.

“La nostra partecipazione al G7 Agricoltura e Pesca vuole dimostrare come attraverso i sistemi territoriali e locali del cibo sia possibile raggiungere una transizione agroalimentare sostenibile. Vogliamo offrire al mondo un modello e per costruirlo è indispensabile il coinvolgimento delle comunità, a partire dalle scuole e dalle famiglie, perché lo sviluppo sostenibile si realizzi non solo dal punto di vista economico e ambientale ma soprattutto a livello sociale, che è la dimensione più importante“, ha dichiarato Angelo Barone, Presidente della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo.

Prezioso il contributo lasciato da Teresella Celesti, assessore all’istruzione e al diritto allo studio del comune di Siracusa, sulla promozione e valorizzazione della Dieta Mediterranea: “La Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale, che racchiude in sé cibo, territorio, paesaggio e tradizione è sicuramente un orizzonte nuovo per i ragazzi del terzo millennio. Cresciuti in un mondo globale, con contaminazioni gastronomiche che sono diventate appannaggio del loro vivere insieme ed incontrarsi, penso ai sushi bar e agli inossidabili fast food, con genitori spesso ostaggio di lavori totalizzanti, i giovani vanno riavvicinati al valore del tempo e del cibo prodotto nella loro terra. La scelta delle materie prime, il tempo necessario alla cucina, la convivialità e la condivisione dei riti che accompagnano il consumo del cibo buono, sano e giusto non diventano allora solo valori, ma ricette per il necessario riadattamento alla propria terra, in una visione economica e di sostenibilità sociale. Educare i giovani a riconoscere che la cultura è quindi cibo e tradizione è generare pure il senso di appartenenza alla loro terra: cittadini dunque e non solo consumatori! Le numerose attività svolte nel Giardino Mediterraneo d’Italia dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Paolo Orsi” e dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa hanno offerto ai più giovani l’opportunità unica di approfondire temi legati al cibo, alla salute e alla sostenibilità, nell’ambito di un evento di così grande rilievo come il G7 Agricoltura e Pesca.

Il “Giardino Mediterraneo d’Italia” si svolge inoltre con il supporto delle Organizzazioni di Produttori Terra Orti e AOA ed Ecogruppo Italia Srl, l’Istituto Comprensivo “Paolo Orsi” e l’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa. Oltre alla partnership di Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Pandittaino, IDIMED, AssoCEA Messina APS – Centro di Educazione Ambientale, APO Catania, Consorzio di Ricerca Filiera Carni, Distretto delle Filiere dei Territori di Sicilia in Rete-C.I.B.O. Ed la collaborazione dei media partner quotidiano lasicilia.it e il magazine “Culture e Terroir”.

Inoltre, Oranfrizer Unifrutti ha curato l’allestimento de “Il Giardino delle Arance”, un’edutainment, attraverso giochi, video e tanto altro, nato per avvicinare alla filiera agroalimentare i bambini delle scuole primarie, così da far conoscere il mondo agrumicolo a 360°, sia da un punto di vista salutistico che naturale.

G7 Agricoltura

DMED al G7 Agricoltura di Ortigia, in Sicilia: nel Giardino Mediterraneo d’Italia lo stile di vita unico al mondo

Dal 21 al 29 settembre il Salone della Dieta Mediterranea diventa itinerante. Sarà in Sicilia, nello splendido gioiello storico di Ortigia, in provincia di Siracusa, per partecipare all’Expo “Divinazione” che si terrà in occasione del G7 Agricoltura e Pesca.

Il DMED sarà presente in collaborazione con la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, che opera in rappresentanza dei Distretti rurali e agroalimentari e il cui principale obiettivo è la valorizzazione del sistema CIBO considerato nella sua interezza e in tutti i suoi processi: dalla produzione passando per l’acquisto fino al consumo, mettendo il tutto in relazione con il tema dell’impatto ambientale.

L’evento è promosso dal Masaf – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per dialogare “con le associazioni agricole, con il mondo della ricerca e dell’innovazione, con i giovani, con la nostra industria e i nostri produttori, non solo dell’agricoltura ma anche della pesca. L’Italia deve trovare sempre più quella vocazione che ci permette di essere orgogliosi e consapevoli del nostro valore e della qualità delle nostre produzioni“, come ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida, in occasione della presentazione del programma del G7, durante la conferenza stampa di lancio che si è tenuta presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura.

Circa 200 gli stand e più di 600 le aziende che saranno presenti per far emergere il valore del made in Italy e mostrare al mondo il sistema agroalimentare nazionale. E grazie alla presenza delle delegazioni dei ministeri dell’agricoltura di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Giappone, Germania, Francia e anche di altri paesi del Mediterraneo, ogni attività proposta in tale contesto avrà un’importante risonanza mediatica sia su canali nazionali che internazionali.

In questo contesto di grande prestigio sarà presente anche il Consorzio Edamus con il progetto DMED – Salone della Dieta Mediterranea – spiega Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus. In collaborazione con la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo allestiremo un Giardino Mediterraneo d’Italia con l’obiettivo di raccontare le peculiarità dello stile di vita mediterraneo, unico nel suo genere. Il programma che abbiamo stilato è molto fitto e prevede tanti momenti di confronto e iniziative aperte a tutti: adulti, bambini e ragazzi“.

Alcuni focus del programma del Giardino Mediterraneo d’Italia

Molteplici i temi che saranno oggetto di confronto, con focus dettagliati per ogni giornata:

  • La dieta mediterranea: promuovere il cibo, la cultura e il benessere di uno stile di vita esemplare
  • Il pane, il grano, la lievitazione: cultura contadine e tradizioni mediterranee
  • I legumi: dalla valorizzazione della biodiversità alla ricchezza gastronomica
  • La frutta: i colori della natura per mangiare sano
  • Gli ortaggi: la ricchezza produttiva made in Italy da promuovere e valorizzare in tutto il mondo
  • L’olio extra vergine di oliva: la gustosa medicina naturale
  • Il pesce: valorizzare il nutrimento che viene direttamente dal mare mediterraneo

Uno spazio all’interno del Giardino Mediterraneo d’Italia sarà dedicato al Manifesto della Dieta Mediterranea, per dare la possibilità a tutti di leggere e sottoscrivere i valori e le azioni di questo documento.

Il 27 settembre, invece, sempre presso il Giardino Mediterraneo di largo Porta Marina, dalle ore 17:30, si terrà la presentazione dell’edizione 2025 del DMED.

Importante anche il coinvolgimento degli studenti. Lo stesso Giardino Mediterraneo d’Italia realizzato ad Ortigia è in partnership con l’Istituto Comprensivo “Paolo Orsi” e l’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa.

Proprio presso l’Aula Magna dell’Istituto Einaudi, il 23 settembre si terrà l’incontro “Riscoprire il valore del cibo: educazione per un consumo consapevole“.

Previsto inoltre un concorso a premi al quale parteciperanno gli studenti, in collaborazione con Kahoot!, sui temi della dieta mediterranea, della sostenibilità, del riciclo e del consumo consapevole.

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Fonti:

MASAF

ANSA

Presentazione Manifesto della Dieta Mediterranea al GIffoni Film Festival

Il Manifesto della Dieta Mediterranea presentato ai ragazzi del GFF 2024. Intervista a Emilio Ferrara su Cookist

Vogliamo valorizzare la Dieta Mediterranea e ciò che rappresenta, ovvero il riconoscimento e l’apprezzamento delle tradizioni culinarie, degli ingredienti locali e della cucina sana che caratterizzano questa dieta. Si tratta di mettere in luce i benefici nutrizionali, culturali e sociali di questa alimentazione sottolineando il rispetto per la varietà di ingredienti freschi, come frutta, verdura, olio d’oliva e pesce, e il modo in cui questi contribuiscono al benessere delle persone e dell’ambiente. La valorizzazione implica anche il sostegno alle comunità locali e agli agricoltori che producono questi alimenti, promuovendo una catena alimentare sostenibile e responsabile“.

Così Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus che promuove e organizza il Salone della Dieta Mediterranea, in una intervista concessa a Leonardo Ciccarelli su Cookist, il prestigioso magazine dedicato a chi ama la cucina.

L’occasione è l’edizione 2024 del Giffoni Film Festival di Giffoni Valle Piana, nell’ambito di un food talk che ha visto la presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea alle giovani generazioni, con la conduzione della giornalista Maria Rosaria Sica.

Un momento della presentazione

Dopo la presentazione in chiusura della terza edizione del DMED a Paestum, il Manifesto è diventato il veicolo per continuare a parlare del valore della Dieta Mediterranea, anche al mondo dei giovani.

I bambini ed i ragazzi, come viene ribadito nello stesso articolo su Cookist, rappresentano proprio la platea più importante da raggiungere per consentire una piena diffusione dei principi che sono alla base della Dieta Mediterranea, uno stile di vita esemplare ma non da tutti seguito, nemmeno in Italia, patria dello stile mediterraneo.

I ragazzi leggono il Manifesto della Dieta Mediterranea

Dobbiamo avviare campagne di sensibilizzazione attraverso i media locali, i social media e le pubblicazioni, enfatizzando i benefici per la salute e l’importanza culturale della Dieta Mediterranea“, prosegue Emilio Ferrara nell’intervista pubblicata su Cookist, presentando ai ragazzi il Manifesto come “uno strumento di coinvolgimento per i cittadini e le istituzioni, scritto per stimolare queste ultime a impegnarsi su cinque punti fondamentali: valorizzare, supportare, creare unione, preservare e innovare“.

L’educazione alimentare nelle scuole e nei contesti vicini ai più piccoli è un valido strumento per trasmettere i principi della Dieta Mediterranea e far crescere adulti consapevoli del valore dello stile mediterraneo, sia per la salute che per l’ambiente.

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manifesto della dieta mediterranea

La presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea chiude la terza edizione del DMED

La presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea ha chiuso la 3 giorni di eventi, approfondimenti, talk, masterclass, cooking show e spettacoli che hanno caratterizzato la terza edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea.

Il progetto DMED è organizzato dal Consorzio Edamus ed ha visto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Regione Campania, della Regione Basilicata, della Regione Calabria, la Regione della Sicilia e della Provincia di Salerno, di Italia Ortofrutta, di Confindustria. Oltre alla partnership con Legambiente e Poste Italiane e con diverse fondazioni nazionali, all’interno del DMED 2024 sono stati presenti anche il Parco archeologico di Paestum e Velia ed il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ad animare la manifestazione ci ha pensato l’Associazione Borghi Autentici d’Italia con circa 30 espositori provenienti da tutta Italia. 

È bello poter constatare che ogni attesa della terza edizione 2024 del DMED è stata soddisfatta. La “partnership” quale principio dell’agenda 2030 adottato come tema è stato foriero del “costruire insieme”. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e che hanno contribuito a consolidare il potenziale di questo progetto – ha dichiarato Emilio Ferrara, presidente Consorzio Edamus – il tema “persone” adottato per il 2025 è la guida per proseguire su questa strada. La valorizzazione della dieta mediterranea a beneficio della collettività, raggiungendo nel tempo anche tutte le altre comunità emblematiche è l’obiettivo che ambiamo a raggiungere con il Manifesto della Dieta Mediterranea. Il Manifesto è uno strumento politico sottoscritto e condiviso in questi giorni da tantissimi rappresentanti istituzionali. Un progetto che ci auguriamo di ampliare con il contributo di tanti”.

Realizzato dal Consorzio Edamus, con i contributi di Emilio Ferrara, Loredana Parisi, Luca Fresolone ed Aldo Padovano, a sottoscrivere il Manifesto sono stati tra gli altri:

  • Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;
  • Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania;
  • L’onorevole Attilio Pierro e l’onorevole Marco Cerreto, entrambi membri della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati;
  • Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania;
  • Fabio Leone, dirigente del servizio qualità e marketing brand sicilia, Regione Siciliana, assessorato regionale dell”agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, dipartimento regionale dell’Agricoltura;
  • Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria;
  • Alessandro Galella, assessore politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata;
  • Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale;
  • Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno;
  • Stefano Pisani, referente della comunità emblematica italiana del Cilento e sindaco di Pollica;
  • Michelina Ruocco, dirigente del CNR;
  • Giuseppe Coccorullo, presidente del Parco del Cilento e del Vallo di Diano;
  • Michele Buonomo, membro del direttivo nazionale di Legambiente;
  • Vito Amendolara, docente universitario ed estensore sulla legge regionale sulla Dieta Mediterranea in Campania;
  • I consiglieri regionali della Campana Franco Picarone, Andrea Volpe e Michele Cammarano;
  • il presidente della Consulta dei Distretti del Cibo Angelo Barone.

Non solo i rappresentanti istituzionali hanno firmato il Manifesto della Dieta Mediterranea. A firmare il Manifesto della Dieta Mediterranea, infatti, sono stati anche il maestro pizzaiolo Errico Porzio, il maestro pasticciere Sal De Riso, gli chef Federico Fusca e Luca Pappagallo, i giornalisti Luciano Pignataro, Leonardo Ciccarelli, Alessandra Lombardi, Nadia Taglialatela, Barbara Politi, Maria Rosaria Sica e Angelica Amodei, ma soprattutto tantissime persone comuni che si sono riversate a Paestum nei giorni del DMED.

Come annunciato nella prefazione anche da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola ed ex ministro all’ambiente, l’obiettivo del Manifesto è quello di promuovere, in chiave innovativa ed inclusiva, i valori dello stile mediterraneo di tutto il bacino italiano che affaccia sul Mare Nostrum. Parliamo di tutto ciò che riguarda l’attivazione di relazioni virtuose e solidali, della produzione sostenibile di cibo, della tutela della biodiversità, del rispetto della terra e dell’ambiente, dei ritmi naturali delle genti, della valorizzazione delle tradizioni in chiave innovativa, delle eccellenze e delle tipicità.

Partendo dalla comunità emblematica del Cilento, il DMED è stata una manifestazione di respiro nazionale sulla Dieta Mediterranea. Un vero e proprio forum sullo stile di vita mediterraneo che nasce come collettore delle esperienze sul tema della dieta mediterranea, oggetto di confronto al NEXT di Paestum tra il 24 e il 26 maggio scorso. Oltre a parlare di cibo, di buona agricoltura, di pesca sostenibile, di culture e tradizioni, di ambiente e territori, largo spazio sarà dato al confronto scientifico sul tema grazie alla presenza del centro studi dieta mediterranea  “Angelo Vassallo” del Comune di Pollica guidato dall’esperta internazionale di politiche alimentari ed educazioni dei buoni stili di vita Sara Roversi; le attività scientifiche messe assieme dal CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e diverse università del centro sud Italia tra le quali Università di Salerno, Università di Napoli Federico II e Università della Basilicata.

Il progetto DMed – Salone della Dieta Mediterranea trae la propria ispirazione dalla consapevolezza del valore rappresentato dalla Dieta Mediterranea per lo sviluppo sostenibile dei territori, alla luce del riconoscimento quale patrimonio immateriale Unesco.

Grande novità di quest’anno è stata la prima edizione italiana del Campionato della Pasta Fatta a mano, evento dedicato al patrimonio culturale ed enogastronomico dell’Italia intera: la pasta fresca fatta a mano. Il progetto “Campionato della Pasta fatta a mano” è realizzato da BTL Prod srl, in coproduzione con il Consorzio Edamus e che vede già il supporto di partner di rilievo come la Fondazione Vincenzo Agnesi dedicata alla valorizzazione della pasta italiana nel mondo, della scuola di alta formazione In Cibum e dell’azienda Molini Pizzuti. Ad aggiudicarsi i premi assoluti sono state due donne: la 27enne sarda Ylenia Parente si è aggiudicata il primo posto ed il “Pettorello” di Sasà Sorrentino, oltre a tutti i premi speciali, per la categoria Professionisti; la 84enne Maria Teresa Russo, nonnina di Capaccio, si è aggiudicata il primo premio per la categoria Amanti.

Seguitissimi i cooking show realizzati da tantissimi operatori del food, del turismo, della cultura e dello sviluppo dei territori. Oltre ai rappresentanti istituzionali dell’AIC – Associazione Italiana Cuochi, l’AMPI – Accademia maestri pasticceri italiani e l’Accademia Nazionale Pizza DOC, sono stati presenti:

  • Salvatore De Riso, Presidente dell’AMPI e maestro pasticcere italiano;
  • Gioacchino Bonsignore, giornalista Tg5 Mediaset;
  • Federico Fusca, chef e food influencer;
  • Roberto Valbuzzi, chef e volto di “Cortesie per gli Ospiti”;
  • Tommaso Foglia, maestro pasticcere e volto di “Bake Off Italia”;
  • Luca Pappagallo, cuoco e personaggio TV;
  • Errico Porzio, maestro pizzaiolo in collaborazione con l’Accademia Nazionale Pizza Doc.

Cooking show realizzati anche grazie al supporto di brand come Paolozza Arredamenti e grandi impianti con il supporto di Angelo Po Grandi cucine, De Luca Attrezzature per la ristorazione con il supporto di Zwilling Ballarini ed Industria Grafica FG.

Grande successo di pubblico anche per tutti gli eventi tenutisi nel giardino del NEXT di Paestum, alcuni a cura di UNPLI Salerno e poi con l’intervento del gruppo Folk Gregoriano, delle musiche popolari di Marianna Ricciardi e i concerti serali dei VienteTerra, dei Settebocche, dei Sibbenga Sonamo e lo spettacolo dei comici VillaPerBene, con gli stand dello street food mediterraneo affollati a tutte le ore.

Un successo per la terza edizione del DMED che si proietta già all’edizione 2025. Le date della quarta edizione del Salone della Dieta Mediterranea saranno quelle del 30, 31 maggio e 1 giugno 2025. Un appuntamento da segnare in agenda.

Consorzio Edamus organizzatore DMED

Edamus, il consorzio organizzatore del Salone della Dieta Mediterranea

Il Salone della Dieta Mediterranea nasce da una intuizione del Consorzio Edamus, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea patrimonio Unesco ed il suo stile di vita, sinonimo da sempre di benessere per le persone e per l’ambiente.

Il consorzio prende forma nel 2018 grazie alla consolidata esperienza dei soci fondatori nel settore della produzione agricola, della consulenza manageriale, della promozione e valorizzazione del food Made in Italy.

Edamus ha lo scopo di ideare e mettere in campo progetti che possano aiutare le aziende consorziate a sviluppare il proprio business e a dare loro una maggiore visibilità nazionale e internazionale.

Uno dei progetti di successo del consorzio è Italian Fruit Village, un format di promozione itinerante del Made in Italy che propone e sviluppa contenuti di valore nell’ambito delle fiere agroalimentari più importanti al mondo.

Food, marketing e management sono le parole che definiscono al meglio il lavoro del consorzio, il cui impegno è volto anche a dare valore alle eccellenze agroalimentari dei territori le cui produzioni sono alla base dell’alimentazione della Dieta Mediterranea.

Il Salone della Dieta Mediterranea nasce dalla volontà del Consorzio Edamus, un consorzio di imprese del mondo dell’agroalimentare, con l’obiettivo di avere un luogo di approfondimento sullo stile di vita mediterraneo, legato in particolare al tema della internazionalizzazione delle eccellenze agroalimentari prodotte dal territorio – spiega Emilio Ferrara, presidente del consorzio. Un evento che si caratterizza per la presenza di numerosi attori del mondo istituzionale, accademico, della ricerca e produttivo“.

Come per le edizioni precedenti, anche per il 2024 il Consorzio Edamus ha pensato il Salone della Dieta Mediterranea quale luogo di narrazione e approfondimento dello stile di vita esemplare che ancora si fatica ad adottare. Il tema dell’edizione del 2024 sarà la partnership, una delle 5P dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, insieme a Persone, Pianeta, Pace e Prosperità.

L’appuntamento è a Paestum dal 24 al 26 maggio presso il Next – ex Tabacchificio di Capaccio Paestum.

La Dieta Mediterranea è salutare ma in quanti la seguono?

La Dieta Mediterranea è salutare ma in quanti la seguono?

“La Dieta Mediterranea è sinonimo di salute e sostenibilità, sia ambientale che economica“. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Coldiretti a Roma.

In questa occasione si è parlato molto del valore della Dieta Mediterranea, sottolineando i suoi benefici nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari, del diabete di tipo 2, di numerosi tipi di tumore e delle malattie neuro-degenerative. Seguire questo regime alimentare, quindi, aumenta la longevità della popolazione e ha un impatto notevole anche sull’ambiente, perché incentiva le filiere corte e i prodotti di stagione.

La Dieta Mediterranea pare allora la scelta migliore per condurre uno stile di vita sano a tavola e non solo. Ma è davvero così? Purtroppo a seguirne i principi è una parte minima della popolazione italiana.

Oggi in Italia solo una percentuale minoritaria segue i principi della Dieta Mediterranea, senza differenze tra Regioni e lo stato socio-economico, spiega il ministro Schillaci. È importante che ci impegniamo per il recupero e la diffusione della nostra dieta tradizionale e salutare puntando sull’educazione alimentare, a partire dai più piccoli e dalle scuole“.

L’educazione alimentare nelle scuole pare la strada percorribile per insegnare ai bambini l’importanza del mangiare sano.

L’obiettivo è accrescere la consapevolezza che l’alimentazione determina lo stato di salute a breve ma soprattutto a lungo termine. In più, in Italia abbiamo il vantaggio di disporre di una filiera agroalimentare di qualità che offre tutti i nutrienti della Dieta Mediterranea“, conclude il ministro della Salute.

Fonte

Ansa

Dieta Mediterranea e disturbo da stress post traumatico

La Dieta Mediterranea aiuta a contrastare i sintomi del disturbo da stress post traumatico

Ai tanti benefici della Dieta Mediterranea, già riconosciuti dalla comunità scientifica, si aggiungono nuove evidenze che dimostrano come questo regime alimentare e questo stile di vita, siano uno dei più salutari al mondo.

Uno degli ultimi studi, pubblicato su Nature Mental Health, analizza il legame fra regime alimentare, microbioma intestinale e sviluppo delle emozioni e conclude che la Dieta Mediterranea può aiutare ad alleviare i sintomi del disturbo da stress post traumatico e anche a prevenirli.

Il disturbo da stress post traumatico è una patologia che riguarda la salute mentale e interessa le persone che hanno vissuto un’esperienza particolarmente traumatica. Il ricordo dell’evento traumatico può scatenare insonnia, ansia, irritabilità, depressione, rabbia e ne consegue la difficoltà a vivere in modo sereno, con importanti conseguenze sulla propria salute.

Le emozioni che viviamo sono strettamente connesse con il microbioma intestinale, ovvero tutti gli organismi che sono presenti nel nostro intestino, comunemente conosciuti come flora intestinale.

Lo studio, condotto su un campione di circa 200 partecipanti, ha analizzato la loro dieta quotidiana, insieme ad altri parametri, ed ha permesso di dimostrare che chi portava in tavola gli alimenti tipici della Dieta Mediterranea (pesce, verdure, legumi, cereali, frutta, olio extra vergine di oliva, poca carne rossa e pochi zuccheri) sviluppava minori sintomi legati ad eventi traumatici.

Nel dettaglio, erano le verdure, la frutta ed il pesce a generare importanti benefici, a differenza del consumo di carni rosse e lavorate. Il microbioma di chi consumava maggiormente questi alimenti presentava una specie di batterio che svolgeva una funzione di protezione rispetto alla patologia.

Fonte

Nature Mental Health