Intervista a Rosanna Mazzia, presidente Associazione Borghi Autentici d’Italia partner del DMED 2023
Rosanna Mazzia, presidente dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, partner del DMED 2023, ci racconta in un’intervista della nascita e del contributo che l’Associazione ha apportato al Salone della Dieta Mediterranea.
Quando e perché nasce l’Associazione Borghi Autentici d’Italia?
L’Associazione Borghi Autentici d’Italia nasce nel 2002 riunendo piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi, per la creazione di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali. L’obiettivo che ha voluto e vuole perseguire l’Associazione è quello di far riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare. Negli anni questo progetto si è trasformato in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere la forma odierna di una rete di borghi italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi.
L ’Associazione Borghi Autentici d’Italia è partner dell’evento DMED – Salone della Dieta Mediterranea, con quale contributo?
Siamo partner del progetto DMED perché condividiamo il messaggio che si vuole lanciare. Infatti, da alcuni anni, uno dei filoni di lavoro dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia è quello della valorizzazione del buon cibo, proprio come rappresentato dalla Dieta Mediterranea e quindi inteso come orgoglio di comunità e risorsa per lo sviluppo locale sostenibile.
Al DMED abbiamo parlato di cibo, incentrato sulla capacità produttiva locale e orientato da concetti quali quelli della Dieta Mediterranea, con i suoi sapori semplici e antichi e con le sue ricette della tradizione, anche riproposte in chiave attuale.
Inoltre, abbiamo parlato di Borghi, veri scrigni di cultura e tradizione agricola che preservano colture antiche, custodiscono presidi alimentari e artigianali, mantengono e recuperano le tradizioni e le qualità enogastronomiche del Made in Italy, presidiando le denominazioni di origine e valorizzano le biodiversità locali.
La valorizzazione e diffusione della Dieta Mediterranea può essere un’opportunità per la rivalutazione dei borghi stessi, che sempre più spesso sono oggetto di spopolamento?
Certamente, perché i prodotti, le ricette della Dieta Mediterranea rappresentano uno specifico paesaggio sociale, culturale e ambientale, conferendo alla comunità un senso di identità, continuità e appartenenza al territorio.
Inoltre, attraverso il lavoro della nostra associazione si è andato delineando uno strumento di aggregazione e sviluppo, ora a disposizione di tutte quelle realtà che non si lamentano del declino e dei problemi, e che sono consapevoli di avere risorse ed opportunità per individuare nuove strade per uno sviluppo futuro. Ci riferiamo a tutte quelle realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare.
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